sabato 19 ottobre 2013

I sensi degli ANIMA li

I SENSI SONO LE CINQUE PORTE PER CONNETTERSI ALL'ANIMA.

E gli animali sanno esattamente come fare.

Ascoltare
Toccare
Gustare
Annusare
Guardare


ORECCHIE.
I suoni, i rumori, le voci, il silenzio penetrano, si fanno spazio all'interno, scavano la memoria, ritmano il presente.




PELLE.
Sento con i polpastrelli, con gli zoccoli, con la pelle, i peli, le vibrisse. Con tutta la superficie del corpo. Donare e accogliere ciò che sono, ciò che è altro da me. Dare e ricevere attraverso la pelle che respira, che porta in superficie ciò che sta in profondità, che assorbe ciò che sta attorno. Esploro e conosco la vita.



BOCCA.
La bocca sa. Riconosce ciò che è buono da ciò che non lo è. La bocca distingue i sapori, nutre il corpo; ma anche l'anima. Mastico lentamente o con avidità in base a come mi sento, a ciò che mi piace. Mi sporco e sono intriso del cibo che mangio. Assaporo, gusto. Mentre mastico divento l'atto stesso del masticare.





NASO.
Annuso a terra, annuso l'aria, le narici hanno una conoscenza che supera il visibile, che riconosce i luoghi, gli individui, che ricorda, che apprende. L'annusare come ascolto. Che comprende tutto.





OCCHI.
Vedo, guardo e poi osservo. Le immagini catturano l'attenzione, permettono l'immaginazione di una realtà che è solo mia. Gioco a immedesimarmi nei tuoi occhi e vedere un altro mondo.
Guardo lontano e poi vicino, di fronte e accanto, nel buio osservo meglio perchè focalizzo, lo sguardo fisso per attirare a me.




Negli occhi c'è il riflesso, l'ombra di una luce che fa risplendere;
la connessione al divino che c'è in ogni essere vivente.





C'è poi il senso di un sentire che va oltre; che non utilizza orecchie, nè pelle, nè naso.
E' un sentire che scavalca i suoni, che penetra il silenzio, che non ha immagini nè sapore.

GLI ANIMALI SENTONO.

E questo noi dobbiamo ancora impararlo.
O forse, riscoprirlo.




martedì 1 ottobre 2013

Unicità


Non esistono metodi applicabili a ogni specie.
Non esiste un metodo valido per tutti i cani, un metodo uguale per tutti i cavalli, un metodo specifico per una specifica specie.

Ogni giorno gli animali mi insegnano che sono diversi, che ognuno è diverso dall'altro, che ognuno è unico e che qualsiasi metodo di addestramento si voglia utilizzare non è applicabile al genere, ma è il singolo che conquista il suo metodo di esercizio e di pratica.

La richiesta fatta a Johanna non potrà mai essere la stessa fatta ad Asia, ad Artù, ad Oona, ad Alan, a Mika o a tutti gli altri cani che mi capita di incontrare...perchè Johanna ha il suo modo di interpretare, di elaborare...e la risposta non potrà che essere diversa per ognuno.

Così se desideriamo una risposta, quella medesima risposta per tutti, dovremo imparare a chiedere ad ognuno in un modo diverso, perchè non esiste domanda senza infinite sfumature che loro non possano percepire. Ognuno con la sua propria personale interpretazione.