Può accadere durante un giorno di pioggia che non lascia spazio all'asciutto, che, complici del desiderio di andare nel bosco, io e Johanna ci avventuriamo sotto un cielo che disseta la terra.
Le foglie non troppo ci proteggono. Poco importa. Scodinzoliamo sorridenti.
E poi un incontro.
Nella foto verde d'erba, laggiù in fondo, tanti occhi ci stanno osservando...ma noi ancora non lo sappiamo...
All'inizio solo 4 occhi...poi 8...poi...
Osservano... ed ora vengono anche osservati.
Zooantropologia è osservare ed essere osservati. E' ascoltare ed essere ascoltati.
Zooantropologia è lasciare andare, permettere al tempo di scorrere senza chiedersi se è trascorso; è camminare sotto la pioggia, con e senza l'idea di bagnarsi, con e senza l'idea di annusare odori che senza la pioggia non ci sono; con e senza l'idea che non incontreremo nessuno; con e senza l'idea che ogni pozza, ogni nuovo ruscello è un buon pretesto per sbatterci i piedi e le zampe, un buon motivo per essere o non essere contenti.
Con e senza l'idea che tutto può capitare, come non capitare.
Zooantropologia è ciò che stiamo vivendo, ora.