Probabilmente sarà capitato a tutti di avere degli oggetti
dell’infanzia che al solo averli tra le mani riportano a galla emozioni e
ricordi dimenticati. Oppure odori che ci fanno rivivere situazioni del passato
o ci fanno risentire quelle medesime sensazioni.
Negli animali accade la stessa cosa.
Ciò che proviamo, sentiamo, pensiamo - che provano, sentono,
pensano - se ripetuto, entra a far parte della memoria a lungo termine. Si
creano associazioni tra i neuroni del nostro cervello che permettono, grazie
alla presenza di un solo stimolo, di recuperare tutte le informazioni connesse
a quello stimolo.
Questo accade sia nel positivo che nel negativo.
Così se voi andate al lavoro ogni mattina compiendo le
stesse azioni, percorrendo la stessa strada; se oltretutto una volta arrivati
trovate dei colleghi che non sopportate, un capo esasperante, e il lavoro è
pure poco soddisfacente, è molto probabile che a tutte quelle azioni quotidiane,
al programma radiofonico che ascoltate nell’auto che vi trasporta, alla vista
della persona che incrociate per strada (sempre la stessa), all’odore del bar
dove entrate ogni giorno a bere il caffè prima di andare a lavorare…collegherete
quella nuvola di negativo che vi portate addosso in previsione delle otto
lunghissime ore da sopportare...
Lo stesso capita agli animali.
Così con Johanna, esagitata, che non riusciva a stare ferma
un secondo se non accoccolata a casa nella sua cuccia (o sul mio letto), ho
iniziato ad associare uno stato di calma, di rilassatezza alla sua copertina
verde.
Questo è il risultato!
Questo è il risultato!
johnny te quiero
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