venerdì 21 dicembre 2012

21 DICEMBRE 2012

Un giorno speciale.
Decido che è a contatto con natura che voglio stare, profondamente connessa a quello che di più forte sento. Il mondo è ancora qui, siamo ancora tutti qui. Eppure si è concluso qualcosa, qualcosa di nuovo è iniziato.












Camminiamo sulla cresta di montagne che cadono nel lago, a picco. So dove voglio andare. C'è un faggio antico e imponente. Lo ricordo, sono passata molte volte ed è un luogo speciale. Tutt'intorno montagne bianche, con noi solo il rumore delle scarpe che affondano nella neve, quel crepitio che poi sprofonda, dapprima suono acuto e poi attutito. Johanna cerca di galleggiare, saltella ridicolmente nelle impronte tracciate da altri.









Arriviamo. Il faggio è immenso. E' scavato all'interno, mi accoglie, mi permette di salire, mi arrampico sul suo tronco e mi siedo, accolta tra i suoi rami. Ascolto. Chiudo gli occhi.








Le verità arrivano.
Una verità è che tutti noi siamo parte integrante dell'universo. Siamo connessi l'uno all'altro da forze invisibili. Siamo parte di natura e abbiamo il diritto di ascoltare, rispettare, entrare in contatto, amare.
Il faggio era con me, la neve e gli altri faggi più piccoli, gli uccelli. Johanna era con me. Io ascolto e gli altri ascoltano. Io sento e ci sentiamo vicendevolmente. 
Lo auguro a tutti.

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